mercoledì 11 giugno 2003

 


L'AVVENTURA DI JOHN  


 


  di A. Covatta


 


John Barrymoore era nel suo piccolo appartamento ai Parioli che aveva ereditato da suo zio Ettore Petrolini.Egli non aveva nulla a che vedere col famoso attore comico, ma forse faceva più ridere di lui: aveva infatti una piccola bottega nel cuore di Roma, meta di tutte le persone depresse, che si recavano da lui per tirarsi su. Questo piccolo omino a forma di palla riusciva infatti a far ridere chiunque, grazie ad irresistibili battute, quali: "Signora!! Come va con la spirale?" "Bene!! Rimango sempre incinta....ma.. zanzare... neanche più una!!!!", oppure: "Vuoi fare l'amore senza avere bambini?" "Mandali dai nonni!".


Un giorno capitò da lui un comico televisivo stramiliardario, che aveva saputo del suo enorme successo di pubblico.Entrò e sfoderò il meglio del suo repertorio..


...Il risultato fu immediato...tutti i clienti fuggirono e nessuno entrò mai più nella bottega, tranne un cantante in declino, tale Marco Massimi, che tentava di carpire i segreti della comicità… per riciclarsi come cabarettista, ma il massimo che riuscì ad imparare in tre anni fu la tragicissima battuta:"Un uomo entra in un caffè...splash!".


 La forzata convivenza con Masini fu fatale ad Ettore, che morì ascoltando uno dei suoi ultimi successi,dal titolo "Suicidiamoci insieme urlando vaffanculo!!", e lasciò tutti i suoi averi a John, che era il suo unico discendente e viveva a Los Angeles dove faceva marchette sul Sunset Boulevard per sbarcare il lunario, avendo smesso da tre anni il suo lavoro di attore nella Soap-opera "Amarsi a morsi",  nella parte di un giovane avvocato sieropositivo amante di sua zia e fidanzato con la segretaria di suo padre che a sua volta si faceva la sorella.


 John, appresa la notizia, era partito immediatamente per Roma con il volo Az789 delle 13,30, che sostituiva l'Az907 delle 10, soppresso a causa dello sciopero delle hostess dell'Az765, e dei controllori di volo che a quell'ora si facevano le hostess!!


 L'arrivo a Roma era stato drammatico: dopo due ore negli uffici doganali per possesso di erbe aromatiche da cucina scambiate per marjiuana tailandese, il taxi "Bisceglie 10" aveva fatto cinque volte il giro del raccordo anulare uscendo sulla Tiburtina per poi raggiungere la Salaria, presentandogli alla fine un conto di oltre 2.500.000!! La prima persona cui aveva chiesto informazioni era un terrorista palestinese che lo tenne in ostaggio per dieci giorni prima di dirgli dove si trovava il suo nuovo appartamento. Ma poi, dopo queste prime difficoltà… iniziali, si era ambientato nella città…: grazie ai suoi studi medici di anatomia, aveva trovato lavoro come assistente alla regia di Tinto Brass (doveva controllare che le attrici avessero tutto al posto giusto), poi era passato ad un alto incarico ministeriale (riscuoteva le tangenti per conto di un ministro), finché finalmente si era messo in proprio, trasformando la bottega di suo zio Ettore in un garage per automobiline giocattolo!!!


Quel giorno, appunto, John si trovava a casa intento a guardare un’intervista notturna a Robert De Niro fatta da Gigi Marzullo, quando, proprio nel momento in cui Robert stava sputando in faccia a Marzullo (che gli chiedeva "Cos'è la notte per te?"), squillarono contemporaneamente il telefono, il fax, il cellulare, il citofono, la sveglia, il forno a microoonde e il teledrin.....era Matteo.. il custode del garage, che era stato aggredito da quindici bambini che avevano rubato tutte le automobiline!!


John si recò subito al commissariato più vicino, per denunciare l'accaduto, ma il commissario Pausacaffè, che era momentaneamente fuori stanza, gli fece sapere attraverso alcuni agenti che non poteva occuparsi di lui, in quanto aveva indagini più importanti, come l'uccisione dell'uomo ragno e il rapimento di Supermario. Disperato, decise di indagare da solo, e scopri che il furto aveva una matrice politica: infatti gli autori erano gli ultimi quindici iscritti alla Democrazia Cristiana, e non erano bambini, ma semplicemente nani, e speravano di risanare, col valore della refurtiva, il bilancio del partito!!! Fu allora che decise di aderire a Cosa Nostra, convinto che si trattasse di un'associazione benefica senza scopo di lucro per aiutare gli orfani:gli sembrò anzi molto bello che, vista la carenza di assistiti, l'organizzazione provvedesse ad ammazzare personalmente qualche genitore!!


Divenne prima amico e poi stretto collaboratore di Don Totò, un capozona di Acireale. Da lui imparò che, per alleviare le pene dei poveri orfanelli, bastava somministrargli una polverina bianca, e tutti erano felici e beati. Ma se le prime volte la somministrazione era gratuita, dopo un po' si doveva pagare!! Fu così che John divenne molto ricco, e comprò una villa al mare, due barche, sedici automobili, duecento orologi, sedici fidanzate minorenni, sei moto, cavalli e due palestre.


 Iniziò anche a frequentare il bel mondo, quello dei vip:


era sempre presente nelle occasioni mondane pi— importanti, quali la "Giornata mondiale per la liofilizzazione del carciofo alla giudea" o il "Gran Gal… per l'acquisto dei pantaloni a zampa di elefante della contessa Salvini".


Un bel giorno, però, mentre stava trattando l'acquisto di una fabbrica di copriscarpe antipioggia in sughero, ricevette la notizia della scomparsa di Don Totò, e con lui della polverina per i bambini.Non sapendo più come fare, provò dapprima a sostituirla con la farina, ma i bambini, anziché beati, erano completamente incazzati. Fu così costretto pian piano a vendere tutti i suoi averi, comprese le fidanzate minorenni (le cedette al regista Gianni Boncompagni per una manciata di milioni), e in poco tempo si ritrovò senza casa, senza lavoro, senza parole, senza rete, senza una donna, senza fine, senza te....morirei,


senza te....che farei!!!!!!


S’inventò i mestieri più svariati: fece il violentatore di scimpanzé presso il giardino zoologico (fu cacciato dal guardiano in preda a crisi di gelosia); fece poi il barista in una boutique (fu licenziato perché mise una camicia di Canee in un Martini cocktail); provò anche come indicatore di direzione agli incroci (fino a quando, a causa di un'erezione provocatagli dal seno di un'automobilista, la mandò a sbattere contro un muro); il massimo lo raggiunse come rappresentante di scacciapensieri elettronici (andò in rovina perché chiunque lo comprasse non ricordava di pagarlo)!!!! Un giorno, mentre si trovava alla mensa aziendale della RAI, dove si intrufolava sfruttando la sua enorme somiglianza con Gigi Sabani, conobbe una mangiatrice di forchette dello Zaire di nome Trudi, che attendeva da circa sei giorni di essere ospite di Giancarlo Magalli. Trudi lo conquistò mangiandosi tutte le forchette della mensa: se ne andarono felici tra le urla dei camerieri e lo stupore degli avventori!!! Si sposarono, e John divenne il suo manager: facevano tournée in tutto il mondo. Trudi si specializzò anche nel mangiare i cucchiaini e gli apriscatole.....ma ...un giorno... al Food Theatre di Copenaghen... tentò di divorare insieme tre mestoli da cucina.. e morì sul colpo!!!


John, dopo aver provato a consolarsi con una lanciatrice di barbabietole turca, decise di farla finita, e salì al centocinquantesimo piano di un grattacielo dichiarato inagibile: era pronto a librarsi in volo, quando improvvisamente un aliante in preda alle correnti si schiantò dritto sulla sua faccia spiaccicandolo contro il muro del grattacielo, che crollò seppellendo con sè John:


non gli era restata neppure la soddisfazione del suicidio!!!!!!!!!!


 


 

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